Il paese

Avasinis: tra natura e sapori.

Un paese che merita una deviazione dalle solite strade, uno di quelli che devi proprio andarci apposta.

Discosto dalla strada che va al lago dei tre comuni dal quale dista solamente due piccoli passi, serrato ed aggomitolato tra una montagna che gli toglie il sole ed una antica palude, Avasinis non offre al visitatore bellezze da togliere il fiato ma il blu terso del cielo, il verde e succoso terreno dei prati, le limpide acque del torrente Leale, meta dei bagnanti da tutto il Friuli, lo rendono attraente al visitatore in cerca di posti incontaminati.

Oggi Avasinis è uno di quei paesi che sembrano fatti apposta per gli appassionati:  Vasìnas, che qualche burocrate ha addolcito in Avasinis, offre solo bellezze selvagge. I due tratti di monte dove si trova incuneato l’abitato portano nomi antichi ed emblematici come Còvria e Corvàrias, e le acque principali, il torrente Leale ed il Melò, portano nomi più antichi ancora, probabilmente di origine celtica.

Molteplici sono le opportunità per gli appassionati di escursioni. A piedi, in mountain bike o per il primo tratto di sette km anche in auto, si sale alla Malga Cuar di Avasinis. E la più orientale delle malghe ancora attive nelle Prealpi Carniche; è sede di alpeggio estivo e luogo di ricovero.
In essa è funzionante un agriturismo da giugno a settembre.

Durante la salita, attraverso la strada asfaltata e poi sulla pista sterrata, si guadagna la quota di 1200 m da cui si può godere lo splendido panorama caratterizzato dal Lago dei Tre Comuni.

Salendo si passa davanti all’ingresso della Grotta di Eolo, una delle più interessanti d’Italia già esplorata per oltre sei chilometri e ben conosciuta dagli appassionati di speleologia (e dai frequentatori di Internet, dove si può trovare ogni informazione su questa maestosa cavità naturale).
Sullo stesso percorso si incontrano gli stavoli di Novedet e di Pra di Steppa, accattivanti rifugi per un rilassante week-end; a questo punto si può salire passando per il sito della malga Gadoria oppure, con un giro più ampio, per malga Pecolaz quindi alla malga dei Cuvii di proprietà comunale, recentemente ristrutturata.

Lungo questi percorsi è possibile assaporare e raccogliere i famosi frutti di questa zona: il lampone ed il mirtillo.

Alla valle di Novèdet il secondo weekend di maggio viene dedicata la festa del narciso; in quel periodo è ricoperta di fiori colorati ma… è il narciso che la fa da padrone.

Agli amanti della pesca consigliamo il torrente Leale che ha le sue origini dalle pendici del Monte Cuar o il torrente Melò, che scorre parallelo al precedente nel quale confluisce per poi immettersi insieme nel Tagliamento. Per gli sportivi, all’entrata del paese si trova un centro sportivo polivalente e un campo di calcetto costruito dalla Pro Loco – in fase di ultimazione – destinato ad ospitare anche incontri di alto livello.

 

 

 

 

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